Buone notizie per la ricerca di cure sempre più efficaci per i tumori derivati dal’esposizione all’amianto. L’intelligenza artificiale e la radiomica potranno aiutare i medici nella scelta delle terapie più efficaci per il mesiotelioma pleurico. È questo l’obiettivo dello studio in corso all’Istituto Tumori di Bari, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico dove un team di ricercatori incrocia i dati clinici e biologici dei pazienti con i dati contenuti nelle immagini diagnostiche, per esempio quelle delle Tac, per provare a “predire” la risposta e l’efficacia delle terapie proposte, cercando così, per ogni paziente, la terapia più adatta. Questo significherebbe ridurre i tempi della guarigione, diminuire il tasso di mortalità e rendere più sopportabili le cure ai malati perché più mirate.

La scienza radiomica potrà aiutare i medici nella scelta delle terapie

Si tratta della cosiddetta radiomica, la scienza che analizza le immagini mediche e applica a queste immagini metodi matematici e di intelligenza artificiale per ricavare informazioni sulla natura, sulla prognosi e sulle possibili risposte terapeutiche. L’uso della radiomica è già una realtà nei percorsi di cura di alcune patologie oncologiche, come per esempio il tumore della mammella ma finora è stata poco applicata nel trattamento del mesotelioma pleurico, un tumore raro del polmone, che colpisce in particolare la pleura e che è tristemente associato all’esposizione all’amianto, con un tasso di mortalità molto elevato.

Mesotelioma pleurico: che cosa sappiamo

Il mesotelioma pleurico è una malattia recentemente diagnosticata, ancora poco conosciuta e ancora troppo poco studiata: per questo è indispensabile accrescerne la conoscenza anche attraverso un approccio multidisciplinare. Nel caso dell’Istituto Tumori di Bari gli oncologi lavorano fianco a fianco con biostatistici e bioinformatici per elaborare e interpretare i dati biomedicali dei pazienti con mesotelioma, anche originato dall’esposizione all’amianto. Lo studio in corso è stato selezionato per una comunicazione orale al congresso internazionale dedicato al mesotelioma pleurico che si è svolto poche settimane fa a Lille, in Francia.