Dopo che l’Aula del Senato negli scorsi giorni ha approvato il decreto Lavoro, è scoppiata una protesta a proposito degli emendamenti che riguardavano l’amianto e i lavoratori esposti a questo materiale pericoloso. A farsene portavoce è stata la Senatrice Tatjana Rojc (Pd): “Si sappia che la destra non ha avuto scrupoli a bocciare norme che potevano migliorare le condizioni di vita dei lavoratori esposti all’amianto e dei loro familiari.

Abbiamo portato nell’aula del Senato emendamenti al dl Lavoro che disponevano per un uso efficiente e integrale delle disponibilità finanziarie del Fondo per le vittime dell’amianto, ma dal Governo e dalla maggioranza non è arrivato il minimo segno di sensibilità”.

Chiesti indennizzi più veloci per mesoteliomi e neoplasie

“Tra la diagnosi di mesotelioma e il decesso, spesso per molti lavoratori il riconoscimento e l’indennità arrivano troppo tardi e perciò – spiega la senatrice – abbiamo proposto di velocizzare l’erogazione dell’indennizzo.

Inoltre, per mesoteliomi e neoplasie a forte connotazione professionali, abbiamo chiesto che l’Inail finanziasse attività di ricerca e realizzasse la presa in carico integrale dei pazienti, concorrendo alle attività di istituti e centri specialistici di ricovero e cura a carattere scientifico. E’ chiaro che la battaglia per i lavoratori afflitti questa piaga continua”.

Morti da amianto: numeri ancora troppo alti

Secondo i dati forniti alcuni anni fa dal CNR, i quantitativi di materiali contenenti amianto presenti sul territorio italiano si aggirano intorno ai 32 milioni di tonnellate derivanti in gran parte, dai 2,5 miliardi di metri quadri di coperture (lastre ondulate o piane in cemento-amianto).

Nel marzo 2013 il Governo ha approvato il Piano nazionale amianto. Il Piano, elaborato dai Ministeri della salute, dell’ambiente e del lavoro, effettua un’analisi che si muove in tre direzioni: tutela della salute, tutela dell’ambiente e aspetti di sicurezza sul lavoro e previdenziali. Secondo i dati dell’Ona (Osservatorio Nazionale Amianto) nel 2022 almeno 7 mila persone sono morte in Italia per malattie asbesto correlate.