Dopo un anno e mezzo dalla vendita dell’immobile di via Cernaia nel capoluogo piemontese, che fino al 2014 è stata sede della direzione generale della RAI, iniziano i primi lavori per la bonifica dell’amianto.

Le operazioni saranno complesse e dovranno essere eseguite in diverse fasi, sempre vagliate e sorvegliate dai tecnici del Comune di Torino: è partita da subito un’attività di rimozione di tutti gli interni, che prevede anche numerosi campionamenti per rilevare i materiali contenenti amianto e fibre artificiali vetrose.

Prima di questo era invece stato approvato il Piano di Lavoro per procedere con la prima fase di bonifica, che durerà circa 15 mesi. Il palazzo, costruito nel 1966 su progetto degli architetti Morelli e Morbelli, è uno dei più alti e visibili in città: 19 livelli fuori terra, 3 piani interrati e 72 metri di altezza, con una superficie lorda di 28.600 metri quadrati.

Nel palazzo è ben documentata la presenza di materiale contenente amianto, di cui si faceva grande uso nelle costruzioni di quel periodo, al fine di migliorare la resistenza al fuoco delle strutture in acciaio di cui l’immobile è completamente rivestito.

12 milioni di euro per rimuovere i materiali pericolosi

I costi stimati per rimuovere dall’edificio il pericoloso materiale sono veramente elevati e si calcola che potrebbero servire circa 12 milioni di euro in totale. Al momento non è stata presentata alcuna proposta di variante al piano regolatore, di conseguenza la destinazione finale dell’edificio dovrebbe rimanere quella di uffici e residenze come inizialmente comunicato. Non si esclude però che con l’avanzamento dei lavori e del tempo la nuova proprietà possa decidere per un utilizzo diverso.

Bonifica dell’amianto, oltre un anno di lavoro per il nuovo palazzo

La nuova proprietà dell’immobile si farà carico della bonifica dell’amianto con un intervento mirato, una volta attuate le previste procedure per la sicurezza e tutela delle persone e dell’ambiente, che dovrebbe durare diversi mesi: sicuramente oltre un anno di lavoro per la bonifica.

L’acquisto del palazzo torinese è avvenuto nel dicembre del 2021 dopo che due procedure competitive indette dalla RAI erano andate deserte visti probabilmente gli alti costi. Dopo anni di abbandono l’ex sede della direzione generale della TV di Stato tornerà presto ad avere vita senza la pericolosità dell’amianto.