Realizzato grazie alla collaborazione tra Afeva-Cgil, l’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna, il Comune di Bologna e la regista Donatella Allego, è stato portato in scena davanti ad alcuni studenti del capoluogo emiliano lo spettacolo teatrale “Altre riparazioni” che racconta la storia e il dramma della lotta degli operai delle Officine Grandi Riparazioni delle Ferrovie dello Stato di Bologna contro l’amianto killer che ancora oggi costa la vita a migliaia di lavoratori e loro famigliari, con numeri e dati impressionanti che aumentano ogni anno.
Amianto killer, le testimonianze del lavoro e della malattia
Nello spettacolo “Altre riparazioni” rivivono le testimonianze degli operai specializzati e dei loro famigliari Noella Bardolesi, Giuseppe Daini, Gianni Dal Monte, Salvatore Fais e Romeo Zazzaroni tratte dal documentario “OGR – Le Officine della Memoria: storia di lavoro, amianto e lotte per la salute”. Storie di saldatori, verniciatori ma anche addette alla mensa aziendale colpiti da mesotelioma e morti anche molto tempo dopo il ritiro dal lavoro.
E poi anni di mobilitazione e di determinazione per conquistare la sicurezza sul lavoro e la sicurezza ambientale, una lotta che nelle Officine Grandi Riparazioni raggiunge il suo culmine nel passaggio tra gli anni Settanta e gli anni Novanta del secolo scorso.
Le Officine Grandi Riparazioni di Bologna: vittime e bonifica
A fine 2021 sono iniziati i lavori di “caratterizzazione” alle OGR di Bologna per capire quali fossero e dove si trovassero i materiali inquinanti, tra cui l’amianto. Lo stabilimento dismesso di via Casarini è l’oggetto della bonifica: in quei locali, tra il 1930 e il 1970 si svolgeva la manutenzione dei treni delle ferrovie statali, tra cui il Pendolino.
Presto verrà trasferito qui il progetto dell’Associazione Familiari Vittime Amianto (Afeva) di un museo della memoria sulle officine, proprio nell’area che le ospitava. Nel 1979 era iniziata la vertenza amianto, con la richiesta dei dipendenti di un tavolo con l’azienda per discutere della nocività dell’amianto utilizzato e della necessità di disporre adeguate protezioni: negli anni migliaia di operai hanno prestato servizio maneggiando amianto e ad oggi le vittime riconducibili a tumori da esso derivati sono oltre 300.
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