Nel comune di Parma, un’analisi condotta nel 2022 ha rivelato la presenza di oltre 2.000 edifici con coperture contenenti amianto. Per questo, la città ha fatto partire un nuovo progetto chiamato “Città asbestos free”, che mira alla totale bonifica dei palazzi, sia pubblici che privati.

Per questa nuova impresa, l’amministrazione pubblica ha stanziato 1,7 milioni di euro totali.

L’analisi condotta nel 2022 grazie ai droni

La ditta specializzata AeroDron ha mappato le coperture degli edifici di tutta la città, e quello che ha scoperto sono esattamente 2434 gli edifici con copertura in lastre in materiali contenenti amianto (MCA), e ciò significa 1.102.362 mq di lastre in MCA per un totale di ben 16.535 tonnellate stimate.

Per dare un quadro preciso della situazione, per ogni abitante della città ducale ci sono 5 mq di materiali misto ad amianto, in relazione ad una media delle altre 200 città controllate da Aerodron che riporta 15 mq per cittadino. 

Come si svolgerà materialmente il progetto “Città asbestos free”

Questo progetto si rivolge sia agli edifici pubblici che privati. Il primo passo sarà fatto dal Settore Transizione Ecologica contatterà per iscritto i proprietari degli immobili, che dovranno presentare al Comune la Valutazione dello Stato di Conservazione della copertura, una cosa che si è tenuti a fare per legge.

Il privato, avrà 60/90 giorni dalla notifica per iniziare ad adempiere alla bonifica, altrimenti si procederà con la comunicazione di avvio del procedimento fino, eventualmente, anche all’emissione di una successiva ordinanza dirigenziale.

Importante sottolineare che il comune sarà a fianco del cittadino nel corso di questo processo, e si potrà anche accendere alle detrazioni fiscali in materia di riqualificazione degli immobili: questo è utile non solo per liberarsi dell’amianto, ma anche per la riqualificazione ecologica degli immobili.

Inoltre, se si parla di modeste quantità (lastre per superficie <24 mq ma anche canne fumarie, serbatoi, casette per animali) si può usufruire del servizio di microraccolta grazie a Iren, gratuito per gli utenti TARI di tipo domestico.

Le parole dell’amministrazione pubblica

Del progetto di bonifica ne ha parlato Gianluca Borghi, assessore alla Sostenibilità ambientale, energetica e alla mobilità, riportato da Repubblica:

“Il Comune di Parma, con un articolato progetto denominato Scuole sicure, ha già eliminato l’amianto in tutti i plessi scolastici e scuole materne e nidi. Era necessario dare la priorità a quegli edifici dove bambini e ragazzi passano molte ore della loro giornata. Proseguiamo ora, capillarmente, su tutto il territorio urbano intervenendo su tutti gli altri edifici comunali. A tal proposito sono stati stanziati a bilancio 1,7 milioni di euro per il prossimo triennio. La rimozione dell’amianto rappresenta un investimento sulla qualità del nostro ambiente, sulla nostra salute e sul valore dei nostri immobili. Riteniamo pertanto che ci siano tutte le condizioni e l’interesse a far sì che venga dato avvio ad un’importante campagna di bonifiche, anche sugli immobili privati, per eliminare definitivamente questo materiale dal nostro ambiente di vita”.

Anche Chiara Vernizzi, assessora alla Rigenerazione Urbana, ha parlato del progetto “Città asbestos free”, sempre dalle pagine di Repubblica:

“Le azioni di Città asbestos free seguono ed integrano una visione di rigenerazione urbana che vuole recuperare e riqualificare il complesso degli edifici e degli spazi pubblici del patrimonio immobiliare della città di Parma nel segno della qualità e della sicurezza guardandoli da un punto di vista sia sociale che ambientale. In particolare questa iniziativa porterà ad una bonifica capillare che senza il monitoraggio specifico attuato con i droni non avrebbe avuto un’efficacia così significativa. Credo che Parma troverà in questa iniziativa motivi di soddisfazione e che sarà un innesco per una partecipazione attiva della cittadinanza a far aderire a questo percorso anche gli immobili privati”.