Per colpa delle malattie causate dall’amianto si continua a morire, così come accade a Casale Monferrato (provincia di Alessandria). Lo racconta molto bene il sito Valigia Blu, secondo cui nella città piemontese, ogni anno, vengono diagnosticati 50 casi di mesotelioma pleurico. Si tratta di un tumore causato proprio dall’esposizione alle fibre di amianto, che può avere una latenza di più di 40 anni prima di manifestarsi e che dà una condanna senza appello: l’aspettativa di vita è di un anno e mezzo dal momento della scoperta e solo il 15% di coloro che ne sono affetti sopravvive oltre tale soglia.

Malattie causate dall’amianto: i dati

Secondo quanto riportato dal sito, il mesotelioma pleurico è una patologia oncologia che si presenta soprattutto nelle aree in cui un tempo le industrie edili e navali utilizzavano l’amianto in maniera massiccia. Tra il 1993 e il 2018, secondo il citato rapporto Inail Re.na.m., sarebbero stati diagnosticati oltre 30mila casi di tale tumore, con un’incidenza altissima in regioni quali Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Liguria. Casale Monferrato, in particolare, dovrebbe l’altissima incidenza di casi alla presenza della multinazionale Eternit (come riportato dall’Osservatorio Nazionale Amianto), presente sul territorio per 79 anni e fino al 1986, anno in cui l’azienda fallisce. Proprio grazie alle battaglie dei cittadini, l’amianto verrà poi bandito con la legge n.257 del 1992. A distanza di trent’anni, però, la comunità deve ancora fare i conti con l’insorgenza dei tumori legati a quella lunghissima esposizione.

La situazione attuale

L’attivismo degli abitanti di Casale Monferrato è proseguito poi nel corso degli anni, tra ostacoli giudiziari, mobilitazione e battaglie che hanno portato a qualche vittoria. Come quella arrivata nel 1998, quando l’area di Casale e di altri 47 Comuni sono state dichiarate Sito di interesse nazionale, portando così ad un’imponente bonifica del territorio. Attualmente, sono stati bonificati tutti gli edifici pubblici e circa l’80% di quelli privati.

Alcuni aspetti positivi si sono verificati anche dal punto di vista delle cure, con l’ospedale di Casale Monferrato che è considerato all’avanguardia nelle malattie causate dall’amianto, mesotelioma pleurico in particolare. In definitiva, si può affermare che al momento attuale bonifica e ricerca medica rappresentino le due armi fondamentali per contrastare le conseguenze causate dall’inquinamento da amianto. Per quanto riguarda invece l’aspetto giudiziale, sono ancora molte le risposte che i cittadini stanno attendendo da anni.