L’abbandono dell’amianto è un reato. Questo materiale, infatti, contamina l’ambiente ed è in grado di provocare, come ben noto, danni serissimi alla salute delle persone essendo cancerogeno. È per tale motivo, che da anni ormai, l’amianto è stato messo al bando e si è proceduto, in molti casi, alla bonifica delle aree in cui esso era presente.

Nonostante gli effetti nocivi di questo materiale siano ben noti da decenni, il fenomeno dell’abbandono dell’amianto è ancora diffuso. Si stima infatti che i siti contaminati, su territorio italiano, siano almeno un milione e che ad essi vadano a sommarsi le discariche abusive. I dati sono forniti dall’Ona, l’Osservatorio nazionale amianto. Anziché rivolgersi alle aziende specializzate, in grado di muoversi in modo corretto quando si tratta di amianto, molti preferiscono il fai da te, abbandonando il materiale e mettendo così a rischio non solo la propria salute ma anche quella di tutti gli altri cittadini.

Abbandono dell’amianto: le conseguenze del reato

È bene ribadirlo: abbandonare amianto è un reato. Commetterlo, per l’ordinamento italiano, significa incorrere in multe salatissime e addirittura rischiare l’applicazione della pena detentiva. La legge italiana vieta infatti il trasporto di rifiuti pericolosi in assenza delle dovute autorizzazioni. Chi vìola tale prescrizione normativa rischia il carcere da 6 mesi a 2 anni e una sanzione pecuniaria da 2.600 a 26.000 euro. In questo caso è prevista anche la confisca del mezzo impiegato per il trasporto dell’amianto.

Per quanto riguarda l’abbandono dell’amianto, la norma da prendere come riferimento è l’art.255 comma 1 del d.lgs. 152/06 (sull’abbandono dei rifiuti pericolosi) che prevede sanzioni da 600,01 a 6.000,1 euro.

A tal proposito, si ricorda che in caso di ritrovamento di amianto nella propria abitazione o in altra area, il comportamento corretto da adottare è quello di contattare immediatamente una ditta specializzata, in modo tale che la bonifica possa essere svolta senza rischi per nessuno. Procedere in qualsiasi altro modo significa mettere in serio pericolo la propria salute e quella degli altri, anche se gli effetti visibili delle conseguenze sono in grado di palesarsi a molti anni di distanza dal contatto. È infatti noto che le patologie oncologiche provocate dall’amianto possano svilupparsi all’interno dell’organismo fino a 40 anni dopo l’avvenuta inalazione.