La capogruppo del Partito Democratico alla Camera, Debora Serracchiani, è intervenuta al convegno “Amianto a Trieste: profili sanitari e risarcitori” che si è tenuto nel mese di novembre 2022 e ha chiesto il riordino e la semplificazione delle normative in fatto di amianto.

Il riordino e la semplificazione delle norme sull’amianto

L’onorevole Serracchiani si è espressa, in particolare, sulle norme che regolano la materia amianto, non sempre del tutto coordinate fra di esse. Per questo ha affermato che quanto si riferisce al tema amianto ha bisogno di un riordino e di una semplificazione. In questi anni è stata ad esempio stabilizzata la rendita aggiuntiva del 15% per gli esposti all’amianto e aumentato il contributo una tantum per i familiari delle vittime non professionali ma a quanto pare tutto questo non sarebbe ancora sufficiente.

L’onorevole fa notare come occuparsi di amianto significa avere a che fare con una serie di soggetti e regole non sempre coordinati tra loro e che quindi un riordino del sistema appare fondamentale sia per chi deve fare richiesta di accesso al Fondo sia per chi deve risarcire eventuali danni. Senza contare poi le implicazioni di carattere ambientale e situazioni particolari di cui tenere conto.

Tutte le criticità del sistema italiano

Fra gli altri punti critici sottolineati dall’onorevole Serracchiani a Trieste, la necessità di semplificare in fatto di ricostruzione del fascicolo con cui si fa domanda poiché sarebbe estremamente complicato, lungo e faticoso per i richiedenti. Sarebbero inoltre rimaste a metà delle questioni previdenziali come una proposta di legge per la riapertura nei termini per la presentazione delle domande d’acceso ai benefici e per quanto riguarda il Superbonus, con quella norma si sarebbe tentato di incentivare le bonifiche ma si sarebbe arrivati fino ad un certo punto.

Ulteriori criticità sono state riscontrate nelle Autorità portuali che non accedono al Fondo vittime amianto e che per gli indennizzi devono usare fondi propri, che dovrebbero però servire a bonifiche e prevenzione. Infine, sottolineata anche la mancanza di discariche per amianto che provoca ulteriori costi di trasporto per lo smaltimento.